Il responsabile FCA in Europa Alfredo Altavilla ha annunciato nel novembre del 2015 una versione sportiva marchiata Abarth della nuova Fiat 124 Spider.

Nel dicembre 2015 sono spuntati i primi muletti per i test pre-serie

Al salone dell’automobile di Ginevra del 2016 viene presentata ufficialmente l’Abarth 124 Spider.

L’auto s’ispira alle linee della progenitrice Fiat 124 Abarth Rally, con prese d’aria più grandi e accattivanti, scarichi posteriori doppi Record Monza con Dual Mode (che apre una valvola nel silenziatore per avere all’occorrenza più rombo o silenziosità) e una carrozzeria con vernice bicolore con il cofano motore e del bagagliaio verniciati di nero come l’antenata e dettaglio di colore rosso quali lo spoiler anteriore, le calotte degli specchietti e il badge nella calandra

Gli interni, molto simili a quelli della scoperta nipponica, presentano finiture in Alcantara. 

Il motore MultiAir 1.4 turbo l4 arriva a erogare 170 CV e 250 Nm di coppia con una velocità massima di 232 km/h e una accelerazione da fermo nello 0-100 km/h di 6,8 secondi, grazie al peso contenuto in soli 1.060 kg (10 kg in più rispetto alla versione base che diventano 1080 col cambio automatico) e con una distribuzione del peso 50:50 tra gli assi. La trazione è posteriore con cambio manuale a 6 marce con l’opzione di un automatico con la stessa rapportatura e i freni prodotti dalla Brembo hanno dischi autoventilati anteriori con misure dimensionali di 280 mm con pinza a 4 pistoncini monoblocco fissa in alluminio.

Meccanicamente i tecnici Abarth hanno modificato la gestione elettronica (con l’opzione di disattivare tutti i controlli elettronici), l’assetto e la ciclistica della scoperta torinese agendo sulle nuove sospensioni Bilstein, con l’adozione di un differenziale meccanico autobloccante.

L’assemblaggio finale della vettura avviene nelle Officine Abarth di Mirafiori in Italia, dove le parti specifiche per ogni modello sono installati sulle vetture che provengono dalla linea di montaggio giapponese a Hiroshima insieme alla MX-5 e alla 124 normale.

Non è solo per i 30 cavalli in più rispetto alla Fiat 124 Spider che questa Abarth 124 Spider conquista. È il carattere che è diverso: questa variante con logo dello Scorpione è più “pungente” in termini di prestazioni, di sonorità (inebriante il rombo emesso dallo scarico a quattro uscite Record Monza), di assetto (più rigido) e di freni (quelli anteriori hanno le pinze della Brembo). E anche gli interni, dove spicca un largo uso di Alcantara sono da vera Abarth. L’auto viene prodotta in Giappone, insieme alla Mazda MX-5, con la quale oltre al telaio, condivide il differenziale autobloccante e i dischi dei freni anteriori di 280 mm (nella spider nipponica impiegati per la versione con motore 2.0). Specifici per la due posti dello Scorpione gli ammortizzatori e le molle. Inoltre alcune lavorazioni vengono realizzate a Torino dalle Officine Abarth di Mirafiori: la verniciatura nera dei cofani e la personalizzazione degli interni con i rivestimenti in pelle e Alcantara. Leggera, agile e ben bilanciata, l’Abarth 124 Spider ha inserimenti in curva precisi, mentre il differenziale posteriore autobloccante garantisce la miglior trazione anche quando (in pista, disinserito l’Esp) ci si cimenta in spettacolari sbandate. In Sport il 1.4 turbo (prodotto dal gruppo FCA) dà il meglio di sé dai 2000 ai 6500 giri, poco prima che il limitatore intervenga; in Normal, invece, le prestazioni (e i consumi) sono persino inferiori a quelle della spider marchiata Fiat. Piacevole l’utilizzo del cambio, dalla leva corta e dagli innesti precisi, leggermente contrastati. Ma per i più “pigri” si può scegliere pure l’automatico, sempre a sei marce. Tra gli optional, anche gli indispensabili sensori di distanza (a vettura chiusa, la visibilità posteriore è scarsa): sono però in un costoso pacchetto (chiamato Visibility), con i fari e le luci diurne a led. In un altro pacchetto (Sound Plus) ci sono il “clima” automatico, il sistema multimediale con schermo di 7”, la radio Dab e l’hi-fi Bose da 231 watt.

 

Plancia e comandi
La sportività traspira da ogni dettaglio dell’Abarth 124 Spider: dal volante in pelle con cuciture rosse e con un inserto nello stesso colore per segnalare la posizione a ruote dritte, ai rivestimenti in Alcantara per la parte inferiore della plancia, oltre che per le cuffie del cambio e del freno a mano e per il bracciolo tra i sedili. “Racing” pure il contagiri con sfondo rosso e la pedaliera in alluminio con l’acceleratore incernierato in basso. Tutti i comandi, incluso il Drive Mood Selector (che varia la risposta del motore), sono vicini al guidatore, ma il volante non si regola in profondità: non tutti troveranno la propria posizione di guida ideale.

Abitabilità
L’abitacolo è sportivo e raccolto, ma non angusto (neppure con la capote chiusa). Si sta seduti in basso, e solo i più alti sfiorano la pratica capote manuale con la testa. Così così le regolazioni delle poltrone: quella degli schienali è a scatti.

Bagagliaio
Tutto rivestito in feltro, il baule si carica dall’alto: l’apertura, a 80 cm da terra, non è piccola. Al centro, il fondo è scavato di 10 centimetri. Lo spazio si sfrutta meglio suddividendo i bagagli in più borse piccole: due trolley e uno zaino, giusto per una breve vacanza. Pochi i portaoggetti nell’abitacolo, tutti dietro le poltrone: quello centrale è il più ampio, nonché l’unico dotato di serratura. Dietro gli schienali ce ne sono altri due, ma è scomodo accedervi: occorre tirare avanti le poltrone.

 

In città  
L’Abarth 124 Spider è maneggevole nel traffico, ma (a capote chiusa) crea qualche problema di visibilità. Comunque, pur avendo sospensioni sportive, non fa patire troppo pavé e tombini. E il 1.4 turbo ha una spinta fluida, non soltanto in modalità Normal. Ma è in questa modalità, ovviamente, che si ottengono le percorrenza migliori: 11,8 km/litro stando ai nostri test. Non male per una sportiva.

Fuori città
Leggerezza, passo ridotto, sterzo pronto e assetto “piatto” favoriscono l’agilità nel misto. Ma l’Abarth 124 Spider diverte anche grazie al brio: in Sport il 1.4 turbo ha un bel tiro, oltre che un rombo coinvolgente. Bassi i fruscii a capote aperta. Potente la frenata, contrastati (ma precisi) gli innesti del cambio. E, tenendo una guida accorta, abbiamo percorso in media 16,4 km/litro.

In autostrada
Il comfort delle sospensioni non è male (anche sui giunti dei viadotti), e il cruise control riduce lo “stress da autovelox”, evitando di superare involontariamente i limiti di velocità: eventualità molto probabile, visto quanto è coinvolgente sentir allungare il motore. Anche a 130 km/h (in sesta marcia, lavora a 3350 giri ) la sua voce si avverte, ma risulta gradevole (non vale altrettanto per il rumore di rotolamento delle gomme). Nella norma i consumi: 13,3 km/litro.

 

 

Galleria:

Interni:

Colorazioni:

BIANCO

ROSSO

BLU

GRIGIO

NERO

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