La vettura nacque sulle orme della celebre Fiat Nuova 500 Abarth prodotta per un ventennio dal 1958.

La versione sportiva della 500 fu svelata al pubblico in occasione dell’inaugurazione della nuova sede Abarthn nell’Officina83 di Mirafiori e, nel marzo del 2008, presentata ufficialmente al salone dell’automobile di Ginevra.

La Abarth 500 differisce dal modello da cui deriva sia nella meccanica sia nella carrozzeria, grazie all’introduzione dip paraurti minigonne e alettone posteriore specifici.

Davanti la presa d’aria del radiatore maggiorata è circondata dalle due più piccole che alimentano la coppia di intercooler gemelli. Il paraurti anteriore ha una bombatura maggiore per poter alloggiare la turbina della sovralimentazione, arrivando ad allungare la vettura di 11,9 cm rispetto alla versione normale.

Il paraurti posteriore presenta un estrattore d’aria centrale, con lo scarico a due uscite separate.

L’assetto è stato abbassato e irrigidito rispetto alla Fiat 500 da cui deriva, pur mantenendo lo stesso schema sospensivo con Mac Pherson all’anteriore, ponte torcente al posteriore e barre antirollio su entrambi gli assi. I cerchi misurano 16, 17 o 18 pollici a seconda della versione.

Come per le “sorelle” Abarth Grande Punto e Abarth Punto Evo, anch’essa è commercializzata in varie versioni che differiscono per estetica e prestazioni. Inoltre, come da tradizione per il marchio, vi è la possibilità di installare in qualsiasi momento uno dei tanti Kit di potenziamento proposti.

Originale e “grintosa”, oltre a essere personalizzabile a piacere (come optional c’è persino un grande adesivo con lo scorpione: il segno zodiacale del preparatore Carlo Abarth) ha soluzioni che “mettono in mostra i muscoli”: la grande presa d’aria sotto la targa, i paraurti sporgenti (è più lunga di 11 cm rispetto alla 500 “normale”) e lo spoiler sopra il lunotto la rendono inconfondibile.

Ma la Abarth 500 non è solo apparenza: rispetto al modello originale Fiat ha un assetto più basso, sospensioni e un motore con ben 135 CV. Con il “passo” (la distanza fra i centri ruota) corto, è maneggevole quanto un go-kart.

Inoltre,quando si vuole guidare con più grinta, basta premere il tasto “sport” per dare ancora più “pepe” al suo 1.4 turbocompresso e rendere ben più diretto lo sterzo: anche in questo caso le reazioni sono sempre sincere (e l’ESP è di serie).

La “filosofia” delle Abarth di ieri si ritrova negli interni di questa 500 moderna, che paradossalmente quasi pecca di…troppa ricercatezza.

Volante sportivo rivestito in pelle come i sedili con poggiatesta integrato, quadro strumenti con manometro del turbo e pedaliera “racing” in alluminio sono “segni” inconfondibili. Abbastanza comoda per quattro (a patto che chi siede dietro non sia troppo alto) ha, però, un bagagliaio appena sufficiente. Curate le finiture e notevole la dotazione di sicurezza.

Qualitativamente corretta ma poco sportiva la plastica lucida utilizzata per la plancia. Al cruscotto circolare della 500 “normale” è stato aggiunto il manometro del turbo, sulla sinistra (che, però, risulta poco visibile dal posto di guida), e

c’è pure una piccola freccia che suggerisce quando salire o scendere di rapporto per consumare meno. “Grintoso” e

pratico da azionare il pomello del cambio in pelle nera con cuciture rosse, mentre nella plancia c’è il tasto “TTC”: un

dispositivo che migliora la trazione in curva.

I sedili anteriori, con poggiatesta di tipo integrato, sono sagomati come si deve e trattengono bene il corpo nei

percorsi tortuosi. Quello del guidatore è regolabile anche in altezza, mentre se li si vogliono rivestiti in pelle nera,

bisogna spendere altri soldi. Dietro, se i sedili anteriori non sono troppo arretrati, trovano posto due adulti, a patto,

però, che siano di statura inferiore a 180 centimetri. Un po’ duri i poggiatesta rivestiti in gomma.

Per il bagagliaio lo spazio è quello che è, e a schienale alzato si possono stivare valigie e borse piccole, anche se i

centimetri a disposizione in altezza non sono pochi. L’apertura del vano di carico ha una forma regolare, ma la

carrozzeria (con la parte superiore della coda molto inclinata) fa sì che con lo schienale reclinato non resti molto

spazio a disposizione. La soglia di carico è a 70 cm da terra, mentre lo “scalino” tra punto di battuta del portellone e

fondo del vano è di 16 centimetri.

Nel traffico urbano sa farsi largo con decisione (grazie alla notevole agilità del suo potente motore) e parcheggiare non

è mai un problema se si considera che la lunghezza è di appena 366 cm, anche se la brusca risposta delle

sospensioni peggiora il comfort. Ma è fuori città che questa piccola sportiva dà il meglio di sé: premendo il tasto TTC

consente di “mettere a terra” tutti i cavalli in maniera molto redditizia, con un assetto che “incolla” l’auto all’asfalto.

Quanto all’ESP, interviene puntualmente e solo quando serve. Peccato che sulle autostrade si soffra un po’: spesso il
rumore del motore e le sospensioni rigide fanno arrivare a destinazione… rintontiti
In città
Maneggevole e con un motore potente, nel traffico è davvero a suo agio. Al semaforo si può “bruciare” qualsiasi rivale
e le dimensioni contenute agevolano le manovre di parcheggio (volendo, i sensori di distanza li monta la concessionaria). Lo sterzo è diretto ma il diametro di svolta è più ampio rispetto a quello delle 500 “normali”. Su buche e pavé, però, il comfort è limitato a causa delle sospensioni rigide.
Fuori città
Le curve sono il “pane” della Abarth 500: è letteralmente incollata all’asfalto, e scarica a terra tutti i cavalli
(soprattutto attivando il dispositivo “TTC”, sigla che sta per “controllo del trasferimento di coppia”) in maniera redditizia e soprattutto senza fastidiosi slittamenti delle ruote. Si tratta di una vettura stabile e precisa (con l’ESP montato di serie) e dotata di freni che sopportano bene anche gli sforzi prolungati. Premendo il tasto “Sport”, lo sterzo diventa ancora più diretto e la risposta alle sollecitazioni sull’acceleratore si fa ancora più pronta.
In autostrada
Il motore a 130 km/h “lavora” sui 3500 giri, ed è quanto basta per fargli invadere l’abitacolo con il suo rombo, il che, in
combinazione con la rigidità delle sospensioni, fa sì che alla fine di un lungo viaggio si arrivi tutt’altro che riposati. In
compenso le frenate sono sicure anche da alta velocità. Va ricordato che la brillantezza delle prestazioni e la
disinvoltura con la quale si raggiungono andature elevate può portare a esagerare, mettendo chi guida a rischio…
Autovelox.
Per la piccola “bomba” che è, non ha consumi elevatissimi. Ma il divertimento si paga. Solo la Mini Cooper costa di più.
Ha una lunghissima lista degli optional: senza accorgersene il prezzo può salire a dismisura.
La nuova Abarth ha ancora più fascino delle 500 elaborate di ieri e, ovviamente, è molto più performante e sicura. Una
piccola “bomba”, divertentissima sul misto, che scatta come un felino in città e ha un rombo inconfondibile. Ma tutto questo ha un prezzo (anche se i consumi di benzina non sono alti): infatti, costa più cara di tutte le rivali (a esclusione della Mini Cooper) e se si attinge al ricco catalogo di optional la spesa può salire alle stelle.

Ma quando si passa per
strada, la gente si volta a guardarla: è ancora più affascinante della 500 “normale”.

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Fonti:
Alvolante.it
Wikipedia