Anno di produzione: 2007 – 2010

La Abarth Grande Punto è una autovettura prodotta dalla Abarth, realizzata sulla base della Fiat Grande Punto e prodotta nello stabilimento di Melfi, in Basilicata.

Nel 2010 è stata sostituita dalla versione elaborata della Fiat Punto Evo: la Abarth Punto Evo.

Prodotta su base Fiat Grande Punto (di cui mantiene gran parte dell’estetica), la Abarth Grande Punto è una reinterpretazione meccanica-tecnica del modello Fiat da cui deriva. Al di là dei piccoli ma evidenti accorgimenti stilistici, le maggiori modifiche si concentrano nelle parti meccaniche e nel motore, nonché nelle soluzioni elettroniche adottate.

Il modello è stato presentato al pubblico al salone di Ginevra assieme al prototipo del modello “EsseEsse”, e successivamente commercializzato a partire dall’ottobre 2007.

In occasione del lancio sul mercato del kit di potenziamento “EsseEsse”, la Abarth ha pubblicato una nuova sezione del sito ufficiale interamente dedicato ad esso, dove sono messe in evidenza le differenze di prestazioni fra la versione base da 155 CV e quella dopo lo step da 180 CV (Kit EsseEsse).

l motore benzina è il 1.4 Turbo T-JET da 155 CV a 5.500 giri/minuto abbinato ad un cambio meccanico a 6 rapporti, che permette alla vettura di raggiungere una velocità massima dichiarata di 208 km/h e di scattare da 0 a 100 km/h in 8,2 secondi. Il dato ufficiale relativo alle doti di accelerazione, però, risulta stranamente sottostimato dalla casa. Infatti, dai rilievi cronometrici effettuati, le riviste del settore sono pressoché concordi nell’attribuire alla vettura prestazioni migliori, rilevando tempi di accelerazione pari o inferiori a 7,8 secondi da 0 a 100 km/h e velocità massima pari a 215 km/h.

Al centro della plancia è presente il tasto “Sport Boost” che cambia la mappatura della centralina elettronica del motore e delle varie componenti, portando la coppia da 206 Nm a 5.000 giri/minuto, fino a 230 Nm già da 3.000 giri/minuto, indurendo inoltre lo sterzo e rendendo estremamente sensibile l’acceleratore (dotato di sistema Drive-By-Wire).

Per quanto riguarda l’aspetto telaistico e le doti di tenuta e di stabilità, all’anteriore a schema MacPherson è stata adottata una barra antirollio maggiorata di 19 mm mentre al posteriore è rimasto lo schema a ponte torcente; l’assetto è stato ribassato di 10 mm, il reparto sospensioni irrigidito del 20% e le carreggiate sono state allargate di 6 mm, rispetto alla versione standard di casa Fiat.

Importanti sono anche le attenzioni riportate al reparto frenante mediante l’adozione di pinze fisse Brembo a doppio pistone all’anteriore, verniciate di rosso e con dischi autoventilanti da 305 mm di diametro, nonché ai sistemi elettronici rivisti totalmente per garantire un’ottima sicurezza anche a tale motorizzazione; questa scelta ha sollecitato numerose discussioni: infatti è stata decisione della Abarth non rendere disattivabile l’ESP che nell’occasione è stato totalmente rivisto e studiato per non interferire col carattere sportivo dell’auto, mentre per sopperire alle possibili ripartenze da fermo problematiche che possono essere causate dallo slittamento delle ruote in presenza di neve o ghiaccio e il conseguente intervento dell’elettronica a tagliare la potenza, il solo controllo di trazione ASR è rimasto comunque disinseribile tramite pulsante sulla plancia.

Gli accorgimenti estetici sono perlopiù aerodinamici e tecnici: alettone, paraurti, minigonne, estrattore d’aria posteriore, calandra e cerchi in lega di alluminio da 7″ X 17″ della misura 215/45 sono stati riprogettati, tuttavia lo stile dell’auto è rimasto complessivamente invariato lasciando inalterata la personalità del modello originario.

Per gli interni invece sono stati proposti elementi tecnici che risaltano l’indole sportiva della vettura, come i sedili contenitivi con poggiatesta integrato, la pedaliera sportiva in alluminio, il volante con corona leggermente appiattita nella parte bassa ed un computer di bordo che presenta, fra le varie funzioni, un manometro digitale che indica lo stato della pressione della turbina mediante una barra a riempimento.

Al salone dell’automobile di Ginevra nel 2008, l’anno successivo alla presentazione del primo prototipo, viene presentata la versione definitiva di come sarebbe stata la versione EsseEsse del modello. Il nuovo prototipo era decisamente più sobrio del primo e molto più fedele alla linea del modello base, difatti gli accorgimenti estetici sono perlopiù rivolti a particolari di tipo tecnico anziché puramente estetico. Il prototipo, ormai in chiave definitiva, mostrava come si sarebbe veramente presentata la Abarth Grande Punto dopo il miglioramento dovuto al kit EsseEsse presentandosi quindi con un assetto ulteriormente ribassato, cerchi più grandi, una serie di rielaborazioni inerenti alla meccanica come sistema di scarico, filtro, sospensioni, l’elaborazione del motore fino al raggiungimento di 180 CV e il particolare fregio “EsseEsse” sul portellone posteriore e sulla cover del motore.

 

Da cosa riconosco la Grande Punto Abarth 155cv (stock)?

– Turbina: Ihi vl36
– Impianto Frenante: 4 pot con dischi 305mm ant lisci e post 264mm lisci
– Linea di scarico: ø55-

– Cerchi: 17 con gomme 205/45 oppure 215/45

Colori disponibili:

– Bianca
– Nera
– Rossa

Attenzione!
Il Campovolo come colore ufficiale stock per Punto era ordinabile solo con la versione SuperSport.

Sui modelli “base” Punto è introdotto come colore solo nelle versione Evo.

 

Fonti:

Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Abarth_Grande_Punto

AlVolante: https://www.alvolante.it/prova/abarth_grande_punto_14

 

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