Abarth nei rally – Introduzione
Il rally (letteralmente, dall’inglese, “raduno”) (in francese rallye) è una disciplina sportiva dell’automobilismo che si svolge su strade pubbliche sia asfaltate, sterrate o innevate utilizzando vetture da competizione derivate da modelli stradali.
Le strade pubbliche (ovviamente chiuse al traffico per l’occasione) in cui i concorrenti vengono cronometrati si definiscono prove speciali.
E’ sostanzialmente una corsa contro il cronometro. Chi impiega meno tempo dal punto A al punto B, passando attraverso percorsi tortuosi e molto impegnativi, vince la prova speciale.
Sommando i tempi delle varie prove speciali (P.S.), chi ottiene il tempo minore vince il RALLY.
Le prove speciali devono avere spiccate caratteristiche di tortuosità e difficoltà e possono avere una sede stradale molto stretta e sconnessa, per cui soprattutto in Italia, strade con queste peculiarità si trovano principalmente in collina e in montagna.
La prova speciale è la prova di abilità, dove si percorre un tratto di strada chiusa al traffico, nel minor tempo possibile.
Per aiutare il pilota nella guida, nei rally si utilizzano le “note”, che sono le indicazioni della strada date dal navigatore.
Principalmente ci sono due tipi di note: quelle numeriche e quelle descrittive.
Durante i rally ci sono poi i parchi assistenza, luoghi dove si può effettuare la manutenzione alla vettura, aiutati da meccanici e tecnici.
Essendo le vetture partecipanti di diversa potenza, ci sono poi delle suddivisioni e quindi classifiche per gruppo.
Il Campionato del mondo rally (World Rally Championship o WRC) è la massima competizione mondiale per auto da rally.
Inizialmente venne istituito il Campionato internazionale costruttori per vetture da rally che nacque nel 1970.
Nel 1973 il nome fu cambiato in “Campionato del mondo rally”.
Nel 1977 e 1978 venne assegnata una Coppa Internazionale FIA per Piloti, mentre dal 1979 venne istituito anche un vero e proprio Campionato Mondiale per piloti.
Fino alla prima metà degli anni sessanta, il concetto stesso di rally è vago e questa tipologia di gara vive il suo periodo pionieristico: chiunque ha un’auto può disputare e vincere una di queste corse.
Si tratta di manifestazioni molto diverse tra loro, che hanno, tuttavia, un denominatore comune: essere decise dalla resistenza delle vetture e non dalla velocità impressa dai piloti. In quegli anni, il livello tecnico delle auto e le condizioni della viabilità sono tali che il solo fatto di completare percorsi di un migliaio di chilometri, a medie di 40-50 all’ora, rappresenta un’impresa.
Questo scenario si stravolge nella seconda metà degli anni sessanta, due i fattori decisivi: il miglioramento della viabilità e l’incremento dell’affidabilità e delle prestazioni delle auto, una combinazione di elementi che rende, ovviamente, più semplice completare quei tipi di percorsi.
In questo piccolo frangente trova spazio una spider di tutto rispetto: La 124 Abarth gr.4
Ed è con questa piccola vettura che inizia una delle storie motoristiche più belle
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